Non posso pensare che ci sia chi, in modo geniale, propone da tempo idee di riuso e riciclo dei rifiuti, eppure non si riesce a far andare su larga scala questi progetti!
Ad esempio il problema della PLASTICA quale RIFIUTO che sta soffocando i mari insieme alle sue forme viventi e di conseguenza ulteriore destabilizzazione del clima, della terra e di chi la abita,
ha raggiunto questi dati :
Nel 2019, il WWF ha stimato come ogni minuto finiscano in mare circa 33.000 bottiglie di plastica, questo solo nell'area del Mediterraneo . In totale, potrebbero essere 8 i milioni di tonnellate di plastica che ogni anno vengono gettati nei corsi d'acqua e, complessivamente, sui fondali marini vi potrebbero essere 14.4 milioni di tonnellate di microplastiche . E se questo non dovrebbe bastare, si deve ricordare che nel bel mezzo dell'Oceano Pacifico si è venuta a formare un'isola artificiale fatta completamente di plastica, il Pacific Trash Vortex, trasportata dalle correnti marine. (da eocentrica , articolo di marzo 2023 )
Certamente sappiamo o immaginiamo i perché reconditi ed economici/fiscali della scarsa sollecitudine nei confronti del riciclo e riuso..
3 idee da tenee d'occhio - energie rinnovabili
- Mattoni Lego: con 1,5 kg di rifiuti plastici vengono creati mattoni congeniati come i mitici Lego, con incastri e vuoti all'interno per un isolamento termico che non ha il mattone di cemento
- Plastica riciclata e sabbia: i mattoni di Nzambi Matee (sabbia e plastica)
- I mattoni in plastica riciclata di Selina Heiniger (argilla, plastica, cemento)
***
Azienda africana trasforma tonnellate
di plastica in mattoni
A Nairobi un'azienda africana trasforma tonnellate di plastica , quella non più riciclabile, in mattoni più economici e resistenti del cemento mescolando sabbia e plastica.
Risultato: oltre duecento tonnellate di rifiuti in plastica riciclati in pochi anni, 110 posti di lavoro creati, incentivo per altre aziende a seguire il suo esempio e mattoni a basso prezzo per lastricare pavimenti, mattonelle e coperture per tombini .
L'azienda "Gjenge Makers" di Nzambi Matee, una donna geniale che ha avuto questa idea brillante utilissima anche a livello economico - sociale, ha concretizzato l'obiettivo di abbattere il grave accumulo di rifiuti di plastica che grava sul paese africano trasformando dei rifiuti plastici in materiali da costruzione alternativi, sostenibili, super resistenti e per giunta economici.
Ora la compagnia realizza ogni giorno tra i 1.000 ei 1.500 mattoni usando i rifiuti di plastica non riciclabili per un totale di oltre 200 tonnellate in pochi anni da inizio attività e con la previsione di triplicare questi numeri.
Un'alternativa sostenibile, resistente ed economica
Sono oltre nove milioni le tonnellate di rifiuti di plastica che vengono gettati nell'oceano in tutto il mondo ; e con quantità sempre maggiori di microplastica. (..)
L'intero articolo di Angelo Petrone su Scienze e Notizie
***
Un mare di plastica:
Sudafrica, le incredibili immagini del mare invaso da tonnellate di plastica - LifeGate
"A Durban, in Sudafrica, tonnellate di rifiuti di plastica stanno invadendo le spiagge" (2019)
Bottiglie, flaconi, bicchieri, contenitori, buste. (..) Le precipitazioni che hanno colpito la nazione hanno trascinato verso il mare un quantitativo impressionante di rifiuti. Che poi riguadagnano la costa spinti dalle correnti. (..) La plastica che finisce in mare si trasforma lentamente in microplastica il che provoca la morte di circa 100 mila mammiferi marini ogni anno .
Si stima inoltre che solo il 20 per cento di rifiuti di plastica sia generato dalla flotta marittima mondiale.
Il restante 80 per cento proviene infatti proprio da tutto ciò che viene abbandonato in prossimità dei fiumi o delle coste . Sono quindi le piogge e il vento a trascinarli verso il mare.
Molti rifiuti presenti nei paesi in via di sviluppo provenienti dalle nazioni ricche ( circa il 40 per cento) nelle quali, d'altra parte, la plastica viene raccolta, riciclata, stoccata o incenerita. I rifiuti che finiscono negli oceani, invece essenziali dalle nazioni in via di sviluppo, ancora poco attrezzati per una gestione sostenibile.
Uno studio del 2015 ha indicato Cina e Indonesia come le due nazioni più problematiche da questo punto di vista. Il solo fiume Azzurro trascina con sé ogni anno più di 300mila tonnellate di plastica nell'oceano . Va però detto che molti paesi europei, ad esempio, inviano enormi quantità di rifiuti nel sud-est asiatico. Che dovrebbero essere riciclati ma che, in realtà, spesso vengono abbandonati nelle discariche. E non di rado, da lì, finiscono in mare.
***
Un po' di numeri
da Bionotizie riporto alcune
Curiosità e qualche numero sul mondo della plastica e del suo riciclo
– Con 20 bottiglie si confeziona 1 maglione di pile.
– Il 75% del materiale utilizzato per fabbricare una maglietta può essere dato da bottiglie di bevande gassate riciclate.
– Oggi il 90% dei contenitori di prodotti liquidi per la pulizia della casa e per l'igiene personale sono in plastica.
– Nei rifiuti urbani e assimilati figurano ogni anno circa 5 milioni di tonnellate di materie plastiche, il 40% delle quali è costituito da imballaggi.
– La Svizzera è leader mondiale nel riciclaggio di bottiglie di plastica. Oltre l'80% dei contenitori PET ritorna sul mercato per una seconda vita . Il successo è dovuto alla sensibilità ecologica della popolazione ma anche al sistema di gestione dei rifiuti e, ovviamente, alle tecnologie di riciclaggio molte delle quali made in Italy.
***
Le idee geniali ci sono.
Secondo Lisa Ramsden di Greenpeace USA
i dati sono chiari: in pratica, la maggior parte della plastica non è riciclabile. La soluzione reale è passare a sistemi di riuso e di riempimento alla spina.
Se riciclare la plastica è diventata un'emergenza e non possiamo aspettare ancora troppo tempo, burocrazia, problemi fiscali, interessi personali ed altri ostacoli, perché non si realizzano su grande scala queste geniali metodologie che possono osare una piccola svolta ad una parte dei problemi ambientali ?
Non c'è molto tempo per riequilibrare la situazione climatica e dell'habitat.
Fra l'altro per ottenere la plastica è necessario utilizzare ingenti quantità di petrolio.. con le relative molteplici conseguenze..
Ma questa è un'altra storia ancora..
Nessun commento:
Posta un commento