Venire allo scoperto e denunciare gli effetti avversi del vaccino parlando sia di se stessi che a nome di una moltitudine di persone a cui è stata rovinata la vita, distrutta sul lato fisico/organico e/o sull'aspetto sociale, affettivo, personale e lavorativo.
E' ciò che ha fatto in un' esclusiva intervista di "LaVoceTV " (per ContiamoCi), la musicista e pianista di pregio Cristina Barbuti la quale ha parlato lucidamente di
come vive dal momento dell'inoculazione (sordità e paralisi - acufene),
delle risposte da parte della classe medica al suo confidare loro il sospetto di reazione avversa,
di cosa rischia nel suo buio futuro (ma chi non si lascia andare, sa come resistere per creare dalla debolezza una nuova forza, e lei ha trovato la sua luce a cui aggrapparsi per il futuro: aver cura di sé )
della discriminazione prepotente effettuata verso chi si rifiutava di vaccinarsi;
della situazione di moltissime altre persone nel mondo, condizioni alcune ancor più gravi della sua già terribile e spesso insostenibile (rischia di diventare pazza per il rumore continuo ed estenuante nella testa!, prospettive di interventi chirurgici non da poco ed altre limitazioni invalidanti per la sua vita privata e sociale oltre.. all'impossibilità di continuare a lavorare con la musica);
della sua ancor esistente fiducia nel rapporto Cittadino-Stato e nelle Istituzioni... perché :
" Nonostante io sia stata ferita e vittima di scelte sbagliate e crudeli (perché l'obbligo alla vaccinazione è stato un infierire senza precedenti sull'umanità del singolo),
...devo avere fiducia. Non ho scelta, senza questa fiducia sarei, nella società, un relitto sordo all'angolo della strada. Questo solo rimarrebbe di me."
Da ascoltare integralmente augurandoci che non venga eliminato dalla circolazione anche questo video-documento e testimonianza.
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Troppe vite sono state stroncate.
O dilaniate, ribaltate in differente misura da quel fatidico giorno della propria firma sull'assenso all'inoculazione,
distrutte ai vari livelli, emotivo, sociale e fisiologico. Vite spezzettate, violentate nell'animo e nella coscienza, nei valori e nella fiducia,
vite separate dai propri simili, persone discriminate o persone ammalate senza speranza (visto che è estremamente difficile per i medici ripulire quel sangue ormai contaminato da ciò che di nocivo le persone avevano immesso nel proprio corpo, ancor più difficile, quindi, sanarli nei vari organi e malattie procurate da quei sieri).
Grazie a queste testimonianze accogliamo più forza e coscienza per le nostre scelte,
quindi rimaniamo in futuro (o iniziamo ad essere) ATTENTI, ACCORTI con maggior rispetto verso se stessi, con sana capacità di giudizio a più ampia visione e documentazione (non unilatere)
e più UNITI nella salvaguardia dei nostri diritti, nel diritto alla salute, nel diritto di SCELTA terapeutica e non.
Grazie a Cristina Barbuti, a "LaVoceTV " , a ContiamoCi.eu e a tutte le persone che condividono, dal vivo e sul web, le informazioni tenute sommerse ai più.
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