Un estratto dall'articolo della Dottoressa Ugolini, un riassunto su tiroiditi, cause, conseguenze organiche e psicologiche; Tiroiditi e omeopatia
"La tiroide, ghiandola endocrina, ha moltissime funzioni da espletare:
" crescita dei tessuti, stimolo al metabolismo, mantenimento dell’omeostasi generale, della respirazione cellulare, sintesi proteica, sintesi e catabolismo del colesterolo, aumento della gittata e frequenza cardiaca, e della ventilazione polmonare, della peristalsi intestinale, controllo della termogenesi, della mineralizzazione ossea, della formazione dei globuli rossi, crescita dell’arborizzazione delle cellule nervose, azione sull’urea, sulla glicemia, sull’insulina, sulle masse muscolari, mobilizzazione dei grassi e controllo di tutti gli altri ormoni del corpo (come il cortisolo e le catecolamine prodotti dai surreni, gli ormoni sessuali ecc.).
Da tutto ciò si evince quanto sia importante per il corpo una adeguata funzionalità di questa ghiandola. (..)
A livello psicologico
un problema tiroideo è connesso alla capacità e possibilità di esprimere la propria creatività e il proprio voler fare, nella propria vita in generale ma soprattutto in quella lavorativa o di studio.
I noduli possono rappresentare una situazione di impotenza e frustrazione per non riuscire ad esprimersi come si vorrebbe.
Nell’ipertiroidismo
si manifesta una grande capacità e desiderio di fare per raggiungere i propri obiettivi, ma a scapito dei momenti di pausa e riposo, come se si volesse mostrare continuamente cosa si è capaci di fare, non ci si può fermare mai, non si può rallentare, e alla fine ci si sente spossati, esauriti.
Ci si sente anche nervosi, molto ansiosi, agitati, insonni, stanchi, si avverte molto caldo, a volte sono presenti attacchi di panico, le evacuazioni sono diarroiche, si avvertono palpitazioni, a volte aritmie con ritmo accelerato, si perde peso anche se si mangia normalmente, anzi spesso l’appetito è aumentato.
Il metabolismo generale è accelerato in tutte le sue funzioni.
Nell’ipotiroidismo invece
è presente una sensazione di scoraggiamento, per non essere compresi o ascoltati, e talvolta è trattenuto molto rancore.
Il metabolismo generale è rallentato, si avverte una grande stanchezza e mancanza di energie, aumentata freddolosità, il ritmo cardiaco è più lento, sia aumenta di peso, si soffre di insonnia, ci si sente depressi.
Da notare che i sintomi ansia fino al panico o depressione sono quasi costantemente presenti nelle due disfunzioni, di conseguenza quando si prova tali stati emotivi, prima di ricorrere all’aiuto psicologico o allo psicofarmaco, è sempre bene procedere a una valutazione dell’assetto tiroideo.
La tiroide può essere affetta da una infiammazione cronica di tipo autoimmune (..)
Trattandosi di una malattia infiammatoria cronica, alla base può esserci uno stimolo infettivo cronico, di tipo batterico o virale. (..)
[ mononucleosi, il citomegalovirus, il virus dell’epatite B, l’adenovirus, ma anche il papilloma virus, e il parvovirus, e tra i batteri l’helicobacter pilory (germe che comunemente causa gastrite), le borrelie (trasmesse da zecche), le chlamydie e lo streptococco.
Molte volte sono in causa germi intestinali, come la yersinia enterocolitica, l’escherichia coli, la salmonella]
La tiroidite autoimmune può anche essere accompagnata da altre patologie auto-immunitarie, o da fenomeni di intolleranza alimentare, come la celiachia. Di conseguenza, una valutazione circa eventuali intolleranze va sempre fatta, in questi casi.
La terapia convenzionale utilizza sostanze in grado di stimolare la tiroide nell’ipotiroidismo (tiroxina), o frenare l’azione eccessiva (nell’ipertiroidismo).
La terapia omeopatica può accompagnare la terapia convenzionale utilizzando, a potenze varie, la tiroide di animali molto simili geneticamente all’essere umano (come il maiale), per stimolare o inibire, ma soprattutto può aiutare, con un farmaco specifico, nel ridurre lo stimolo infiammatorio cronico prodotto dal germe che sembra essere all’origine della tiroidite, anche se si tratta di un virus. Ciò per poter agire sulla causa di base.
Per esempio quando è in causa il parvovirus, un farmaco di grande aiuto sarà il Causticum, dato in LM e non in CH, perché rappresentano potenze ad azione più profonda e incisiva, e con minori effetti collaterali (che in omeopatia si chiamano “aggravamenti”).
Successivamente, in omeopatia, si lavorerà sul “terreno”, cioè sulla costituzione di base del paziente, per evitare eventuali recidive e per restituire il più possibile un equilibrio psico-fisico.
Contrariamente a quanto si pensa infatti, l’omeopatia non è “quella medicina diluita in cui dentro non c’è nulla”, bensì è una medicina che utilizza sostanze che dopo essere state diluite sono sottoposte a un procedimento di elevata dinamizzazione, il che le rende capaci di mantenere una coerenza nei poli delle molecole di acqua (in cui sono contenute le sostanze) che persiste a tutte le diluizioni che vengono effettuate (dopo ogni diluizione si procede infatti alla dinamizzazione), e tale informazione energetica è molto potente e percepita dal corpo.
Se la terapia è giusta, e i sintomi della tiroidite regrediscono insieme alla diminuzione degli anticorpi anti-strutture della tiroide, avremo la conferma che la terapia sta agendo positivamente.
Essendo dunque la terapia omeopatica efficace in molti casi, anche cronici, come molti omeopati possono dimostrare, il farmaco, come ogni farmaco e ogni sostanza somministrata sul corpo, omeopatica o ponderale, avrà i suoi effetti, nel bene e nel male, cioè con benefici
ma anche con effetti collaterali se il farmaco non è giusto, o non è alla giusta dose.
Pertanto la terapia anche omeopatica va somministrata solo da un omeopata di grande esperienza clinica, sia come medico che come omeopata.
E tante improprie quanto fuorvianti notizie circa l’innocuità o la mancanza di “sostanza” che circolano a ondate sui media riguardo l’omeopatia, dovrebbero essere non solo rettificate ma anche approfondite nel rispetto dei medici che ci lavorano con molti sacrifici da lunghi anni, e nel rispetto dei pazienti che ad essi si rivolgono, soprattutto quando la malattia divenuta persistente e cronica non mostra, con le cure convenzionali, nessuna tendenza alla regressione"
Fonte:
Tiroiditi e omeopatia: cause organiche e psicologiche - Dottoressa Patrizia Ugolini
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