Quando la misura e la gentilezza si aggiungono alla forza, quest’ultima diventa irresistibile. (Gandhi)
Empatia, gentilezza sono dimostrazione di intelligenza, equilibrio interiore e vera civiltà. Sono un poter comunicare bene, sono vivere in armonia con il resto intorno e con noi stessi prima.
Spinti fin dalla più tenera età a vedere l'altro come un'entità da cui difendersi, questi punti fermi deleteri inculcati nel pensiero comune non hanno portato ad un miglioramento del singolo né della società.
SCOPRIAMO DA SOLI , allora, questa gentilezza che inserirei al primo posto nella scala dei valori di comportamento. E' collegata all'empatia o, d'altra parte, al rendersi conto che non si può sapere in quale condizione morale e psicologica si trovi l'altro, quindi osserviamo, limitiamo e controlliamo la nostra scontrosità ed aggressività poiché.. "Tutti quelli che incontri combattono una battaglia di cui tu non sai nulla."
"Io non conosco nessun altro segno di superiorità nell’uomo che quello di essere gentile."
(Ludwig van Beethoven)
Gentilezza
Prima di sapere che cosa sia veramente la gentilezza
devi perdere delle cose,
devi sentire il futuro dissolversi in un momento
come il sale in un brodo leggero.
Ciò che tenevi nella mano,
quello che avevi contato e conservato con tanta cura,
tutto questo deve andarsene così saprai
quanto possa essere desolato il paesaggio
fra le regioni della gentilezza.
Come tu vai avanti a viaggiare,
pensando che l'autobus non si fermerà mai,
così i passeggeri che mangiano pollo e mais,
continueranno a guardar fuori dai finestrini per sempre.
Prima di imparare la dolce gravità della gentilezza,
devi viaggiare fin dove l'Indiano, nel suo poncho bianco,
giace morto sul ciglio della strada.
Devi capire che potresti essere tu quell'uomo
e che anche lui era qualcuno
che viaggiava nella notte con dei progetti
e con il semplice respiro che lo teneva in vita.
Prima che tu riconosca la gentilezza come la tua cosa più profonda,
devi riconoscere il dolore come l'altra cosa più profonda.
Devi svegliarti con il dolore.
Devi parlare al dolore finché la tua voce
non avrà afferrato il filo di tutte le sofferenze
e avrai dunque visto l'intero tessuto.
Allora sarà solo la gentilezza ad avere senso,
solo la gentilezza che ti allaccia le scarpe
e che ti fa uscire incontro al giorno
ad imbucare lettere o comprare il pane,
solo la gentilezza che alza la testa
in mezzo alla folla del mondo per dire
è me che hai continuato a cercare,
e che poi ti accompagna ovunque
come un ombra o un amico.
(Naomi Shihab Nye n. a Saint Louis, Missouri, USA il 12/3/1952)
"Bisogna uscire dalla bolla d’arroganza che a volte ci opprime, capire che dopotutto, con le parole di Ferzan Ozpetek,
«Tutti quelli che incontri combattono una battaglia di cui tu non sai nulla. Sii gentile. Sempre»."
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