il nostro comportamento quotidiano se coltiviamo discordia o no, dal saper capire e distinguere il vero dal falso, il bene da trovare lì dove viene mostrato il male e viceversa, dal mantenere questa luce e sicurezza del giusto in noi, dal modo di educare i nostri figli e dalla forza interiore che riusciamo ad instillare in loro, dalle nostre scelte, dal guardare Oltre sapendo discernere il VERO dal FALSO, dal porsi domande, dal non praticare ed insegnare l'egoismo, l'arrivismo, la limitatezza mentale ed ogni forma di violenza già nel privato, dal diffondere attorno a noi pensieri non aggressivi, dal praticare l'empatia, la tolleranza, la crescita interiore, dal battersi per questo alzandoci dal divano,
giornalmente,
Il writer britannico Banksy è stato a Gaza per dipingere quattro nuovi graffiti |
Banksy – Cisgiordania |
Mi ricordo quando tutto questo era alberi |
e.. Come cita una scritta di colore rosso su un muro bianco in cui l'atteggiamento di fronte al conflitto fra Israele e palestinesi viene sintetizzato così:
lanciatore di fiori - banksy Un giovane ragazzo che tira un mazzo di fiori al posto di una bomba molotov |
Continuiamo ad ostacolare ciò che vuole ostacolare la vita
anche con la musica
sito antiwarsong.org -- Canzoni per la guerra |
"Inquinano non solo l'aria.. Economia, oligarchi, Turchia, Europa cuscinetto, Cina, giornalisti, verità non dette, plagio, costringere, obbligare l'umanità ad odiare attraverso la paura creato uno stato d'odio... dogmi costruiti per non renderci felici ... non se ne può più ... il nostro mondo occidentale e le nostre culture anche religiose sono rivolte verso la conquista, la supremazia, sempre verso "il più forte" ... spingere a non crearsi più domande.. informazioni prese dai giornali da cui ci dobbiamo proteggere.....
non essendoci più possibilità di confronto ....
Imparate a discernere l'ombra dalla luce
Questo INIZIO di una nuova Era che sta creando questa parte di umanità.. quando si inizia non si torna indietro ed un pianeta nuovo sta nascendo .. resistiamo come abbiamo fatto: abbiamo manifestato qualcosa di NUOVO, abbiamo costruito qualcosa di bello..
Osservate, studiate.. finché non si conosce non si può trasmutare... abbiate un approccio veramente etico nell'ASCOLTO della DIVERSITA' ... togliete i piedi da questa melassa di ipocrisia, staccatevi dal telaio della "favola" ed imparate a discernere, a conoscere i personaggi e le situazioni.. perché siete diversi e abbiate la forza di dire "Questa cosa non mi piace, non mi appartiene, questo non è il mondo nel quale io posso esistere e sopravvivere" .. mantenete la nostra INTEGRITA' ..cercate di essere sinceri con la vostra stessa forza di essere diversi e guardate intorno a voi cosa stiamo creando .... Nel declino la rinascita .. lascia il posto ad una visione molto più ampia dell'Umanità ...
Schegge di sole che non sanno dove atterrare. Ecco quelle schegge di sole sei proprio tu."
☮☮☮☮☮☮☮☮☮☮
7 idee per fare pace in tempo di guerra
Un riassunto dell'elenco tratto dal sito Per la pace.it
Dopo le stragi di Bruxelles e dopo 15 anni di “guerra al terrorismo” è ora di cambiare decisamente strada. Articolo di Flavio Lotti, Coordinatore della Tavola della pace.(2016)
1. La morte non ci deve mai trovare indifferenti.
L’abitudine e la rassegnazione alle stragi, alle uccisioni, alla morte, alla violenza ci tolgono la dignità e uccidono la
nostra umanità.2. Il problema che dobbiamo affrontare è complesso. Il che non significa che sia irrisolvibile. dobbiamo rifiutare le semplificazioni. Serve un’accelerazione in tanti campi ma fuggiamo dallo slogan facile e da tutti quelli che puntano il dito e innalzano muri contro gli altri (..)
3. Agire con intelligenza. Dobbiamo smettere di buttare i nostri soldi per fare cose sbagliate e inconcludenti. Smettere di fare la guerra non è un moto di pace ma la vittoria del buon senso.
4. Fermare le guerre. Giustificare una guerra col pretesto della lotta al terrorismo è pura ipocrisia. Fermare le guerre è un dovere di tutti i responsabili della politica internazionale. E’ il primo passo di chi ha il dovere e la responsabilità di costruire pace e sicurezza. Per andare alle radici del problema occorre inoltre contrastare con fermezza i traffici legali e illegali delle armi e la loro produzione.
5. Disertare la guerra delle parole. Lo possiamo fare tutti. Le parole uccidono. Prima delle bombe le parole della guerra seminano il terrore, fomentano l’odio, distruggono la ragione. E’ urgente costruire un argine a quelli che speculano sulle paure e sull’indignazione dei cittadini, che vogliono sostituire il buonismo con la cattiveria, che approfondiscono le divisioni, creano nuovi nemici ed erigono sempre nuove barriere. In televisione, nel web, alla radio e sulla carta stampata chi vuole sinceramente la pace deve disertare la guerra delle parole. La grammatica della pace getta acqua sul fuoco della discordia, spegne le polemiche, isola i malvagi, unisce le donne e gli uomini onesti in un fronte comune.
6. Bonificare le periferie intossicate. Combattere la disoccupazione, sradicare la povertà, lottare contro l’esclusione sociale e l’emarginazione, ridurre le disuguaglianze, promuovere il riconoscimento delle diversità, il dialogo interculturale e interreligioso, favorire l’integrazione, educare alla cittadinanza globale, alla solidarietà e all’accoglienza devono essere tra le priorità di chi vuole sradicare il terrorismo dalle nostre città, dall’Europa e dal mondo intero. Il radicalismo si nutre del malessere sociale, economico e morale, dell’ignoranza e dei fenomeni di esclusione dilaganti. Le politiche sociali, culturali ed educative sono strumenti essenziali di una efficace strategia di lotta al terrorismo.
7. Vincere il male con il bene. Non è una sciocca utopia. E’ la via più concreta, costruttiva ed efficace per uscire dal circolo vizioso del male. Il male non conosce limiti né confini. L’illusione di poterlo sconfiggere con gli stessi mezzi alimenta una escalation di violenza senza fine, limiti e confini. Alla teoria della guerra infinita noi dobbiamo contrapporre la volontà di disertare la guerra ovvero la volontà di interrompere la spirale del terrore per non venire stritolati. Con lucida consapevolezza dobbiamo constatare che la violenza non risolve mai i problemi ma li aggrava. Vincere il male con il bene richiede un lungo e impegnativo lavoro a tutti i livelli, esige una larga assunzione di responsabilità e la ricerca costante del bene comune. La violenza divide. La ricerca del bene comune unisce. La violenza paralizza. La ricerca del bene comune mobilita.
Se verrà la guerra, Marcondiro'ndero
Se verrà la guerra, Marcondiro'ndà
Sul mare e sulla terra, Marcondiro'ndera
Sul mare e sulla terra chi ci salverà?
Ci salverà il soldato che non la vorrà
Ci salverà il soldato che la guerra rifiuterà
("Girotondo" Fabrizio De André)
☮☮☮
Nessun commento:
Posta un commento