PERCHÉ UN REFERENDUM
Molte persone gravemente malate oggi non sono libere di scegliere fino a che punto vivere la loro condizione. Non hanno diritto all’aiuto medico alla morte volontaria, al suicidio assistito o ad accedere all’eutanasia come è invece possibile in Svizzera, Belgio, Olanda, Spagna, Canada, molti Stati degli Stati Uniti e sempre più Paesi nel mondo.
Perché nonostante una proposta di legge di iniziativa popolare depositata nel 2013 e due richiami della Corte costituzionale, il Parlamento in tutti questi anni non è mai riuscito a discutere di eutanasia legale.
Ecco perché, a fianco delle persone che non possono aspettare i tempi della politica e della giustizia, abbiamo deciso di dare la parola ai cittadini con un referendum.
PER ESSERE LIBERI
Il quesito referendario si pone l’obiettivo di introdurre l’eutanasia legale tramite l’abrogazione parziale dell’art. 579 c.p. che punisce l’omicidio del consenziente. (..)
Per la prima volta nella storia dei Referendum
ORA SI PUÒ ANCHE FIRMARE ONLINE
Ammalarsi fa parte della vita. Come guarire, morire, nascere, invecchiare, amare.
Le buone leggi servono alla vita: per impedire che siano altri a decidere per noi.
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