Chi è FEP ?
E' un amico.
Una fucina di emozioni tradotte in parole, un amico da me soprannominato così che desidera regalare parole (e spesso umorismo) rimanendo nell'anonimato.
Parole nel vento, quindi. Per chi vuole raccoglierle e farle sue :)
Come dice Pasolini,
"La poesia non è di chi la scrive,
Come dice Pasolini,
"La poesia non è di chi la scrive,
è di chi gli serve"
***
Ho comprato quel nuovo vestito
per cambiarmi nei giorni di festa,
come avrebbe voluto mio padre
e mia madre sarebbe contenta.
Io lo so, questo sa di provincia
come un coro di bimbi alla messa
o le paste per tutti in famiglia
o, al Caffè, la partita a biliardo.
È provincia, lo so, per davvero,
ma la fretta mi sfianca e mi uccide
e ho deciso che non c’è più meta
navigando fra i volti che incontro.
La città sembra un bosco incantato
le corriere hanno rughe di gente
so che vivere controcorrente
male fa, ma è un sentiero obbligato.
E così ho coltivato un’aiuola,
un’aiuola che incontri a un incrocio
han pensato che fossi uno scemo,
ma scappavano: avevano fretta.
Nell’aiuola ho piantato i miei sogni
costruito una casa di legno,
dove scrivo le storie che sento:
ma mi manca il finale a sorpresa.
Solo tu sei colei che si ferma
a ascoltare le parole contorte
quelle che riesco ancora a cantare:
perché abbiamo una pelle che vibra.
Mi ricordo di te da ragazza,
con la gonna agitata dal vento:
m’incantava il sorriso gratuito
caldo quanto una dolce carezza.
Ed è vero, mi dici, s’invecchia,
ma vedere che il vento negli occhi
sia lo stesso del tempo che è stato,
è sentirmi attaccato alla vita.
Sai che c’è: a volte un viaggio finisce
e la fine ti sembra banale
io vorrei rimanere a sognare,
io vorrei rimanerti a sognare
calda e dolce, e perenne nel tempo
anche se fossi altrove o non fossi
e trovar le tue rughe più belle
in chi incrocio, anche fosse per caso….
FEP
per cambiarmi nei giorni di festa,
come avrebbe voluto mio padre
e mia madre sarebbe contenta.
Io lo so, questo sa di provincia
come un coro di bimbi alla messa
o le paste per tutti in famiglia
o, al Caffè, la partita a biliardo.
È provincia, lo so, per davvero,
ma la fretta mi sfianca e mi uccide
e ho deciso che non c’è più meta
navigando fra i volti che incontro.
La città sembra un bosco incantato
le corriere hanno rughe di gente
so che vivere controcorrente
male fa, ma è un sentiero obbligato.
E così ho coltivato un’aiuola,
un’aiuola che incontri a un incrocio
han pensato che fossi uno scemo,
ma scappavano: avevano fretta.
Nell’aiuola ho piantato i miei sogni
costruito una casa di legno,
dove scrivo le storie che sento:
ma mi manca il finale a sorpresa.
Solo tu sei colei che si ferma
a ascoltare le parole contorte
quelle che riesco ancora a cantare:
perché abbiamo una pelle che vibra.
Mi ricordo di te da ragazza,
con la gonna agitata dal vento:
m’incantava il sorriso gratuito
caldo quanto una dolce carezza.
Ed è vero, mi dici, s’invecchia,
ma vedere che il vento negli occhi
sia lo stesso del tempo che è stato,
è sentirmi attaccato alla vita.
Sai che c’è: a volte un viaggio finisce
e la fine ti sembra banale
io vorrei rimanere a sognare,
io vorrei rimanerti a sognare
calda e dolce, e perenne nel tempo
anche se fossi altrove o non fossi
e trovar le tue rughe più belle
in chi incrocio, anche fosse per caso….
FEP
..ed è vero, mi dici, s’invecchia, ma vedere che il vento negli occhi sia lo stesso del tempo che è stato, è sentirmi attaccato alla vita. |
Altro da FEP :
ed il video
"La Colazione ,, Sono un biglietto portato dal vento"
su parole di FEP
su parole di FEP
*§*
"La poesia non è di chi la scrive,
è di chi gli serve"
P.P. Pasolini
è di chi gli serve"
P.P. Pasolini
Nessun commento:
Posta un commento