09.12.2010 di Karin Burger
Importazioni illegali di animali
La normativa UE non viene rispettata
spesso le importazioni di animali sono illegali
L’importazione di animali dall’estero è un tema molto scottante e messo in discussione. A parte le discussioni pro e contro che fanno tra loro gli animalisti, da tempo i legislatori sia a livello Nazionale che europeo hanno creato dettagli circostanziati con regolamentazioni precise.
Ma in Germania queste regolamentazioni in essere in alcuni Land (regioni) non vengono applicate. Tralasciando i controlli delle Autorità e quelle relative alla legislazione sulle zoonosi, viene importato nella Repubblica Federale una quantità non decifrabile di animali, sopratutto cani, da organizzazioni della protezione animale.- Per i Land Sassonia, Saar ed Amburgo, CharityWatch.de ha la conferma scritta dei relativi Ministeri che
ammettono di non applicare la normativa vigente. .
Legislazione . Nel di settembre 2010 il Dr. Patrik Huselstein del Ministero dell’Agricoltura, Alimentazione e tutela dei consumatori (BMELV) ha presentato una relazione dettagliata che spiega la normativa relativa all’importazione di animali da parte di associazioni animaliste. I punti principali sono i seguenti:
1. Tutte le organizzazioni per la protezione animale, prima dell’importazione di animali, devono richiedere presso la ASL veterinaria competente l’iscrizione come da paragrafo 4 della legge sulla protezione da zoonosi (BMTierSSchV) .
2. Indipendentemente dal tipo di trasporto e del numero di animali, tutti i trasporti devono essere segnalati il giorno stesso, attraverso il sistema TRACES.
3. Anche le organizzazioni animaliste per legge devono avere la licenza come da paragrafo 11, comma 1 No. 3 lettera b della legge sulla protezione animale, per il “commercio professionale di animali” Questa licenza non ha nulla a che fare con la licenza prevista dal paragrafo 11 (competenza professionale). 4.Cuccioli di età inferiore ai tre mesi che non possono essere vaccinati contro la rabbia a causa dell’età, non possono affatto essere importati in Germania, nemmeno se accompagnati dalla madre. Non sono possibili autorizzazioni particolari/eccezioni .
Richiesta a livello nazionale . A seguito di ricerche singole, CharityWatch ha fatto richiesta a tutti i Ministeri regionali dell’agricoltura . La richiesta giornalistica verteva sul numero di associazioni ed organizzazioni che hanno la licenza prescritta, il numero dei trasporti segnalati ed il numero di cani importati nel 2009. Poi per ogni Land (Regione) questi dati sono stati richiesti anche per associazione campione.
Mancata conoscenza.
Molte organizzazioni animaliste non conoscono la legislazione vigente. Spesso si sente rispondere che si tratta di protezione animale e non di attività commerciale. Il legislatore però la pensa diversamente. Non si tratta di verificare un eventuale guadagno, bensì se con l’importazione v’è flusso di denaro. E nella protezione è così poiché con l’adozione degli animali viene incassata la “Schutzgebuehr”. Criterio completamente diverso dalla regolamentazione relativa ai movimenti per viaggi, se nel paese di destino avviene la cessione ad un nuovo proprietario. Non è rilevante nemmeno il numero di animali importati. Le regolamentazioni citate sono valide anche se viene portato un solo cane in Germania. Ogni organizzazione animaliste od ogni singolo animalista che porta in Germania animali senza avere il numero di registrazione secondo il paragrafo 4 del BMTerSSchV e senza aver effettuato la comunicazione TRACES, lo fà illegalmente. E vale anche per I padrini di volo
Sassonia. Il Ministero della Sassonia ha comunicato, relativamente ad un caso specifico, che alla ASL veterinaria la situazione legislative è risultata chiara solo ora attraverso le indicazioni di CharityWatch.de ed ha espresso i suoi ringraziamenti. Per assicurarsi che le nuove regolamentazioni relative all’importazione di animali e commercio con questi animali, vengano recepite, sono stati nuovamente informati le ASL veterinarie ed i nuclei antisofisticazione.
Amburgo. Ci sono innumerevoli organizzazioni animaliste che rientrano nella competenza dell’ufficio tutela del consumatore di Amburgo, che importano regolarmente animali dall’estero. Ma né nel 2009 e nemmeno negli anni precedenti è mai stato assegnato un numero di registrazione ad un’organizzazione animalista, come da paragrafo 4 del BMTierSSchV. nel Land (Regione) di Amburgo.In questa Regione le ASL veterinarie preposte non hanno mai preteso da alcuna associazione animalista od organizzazione animalista di presentare la richiesta per la licenza per il commercio con animali. Nel sistena TRACES non c’è nemmeno una segnalazione di un trasporto di animali nella Regione di Amburgo. Il Ministero non ha delle cifre relative al numero di cani importati nel 2009.
Ciò significa a tutt’oggi non ci sono mai stati controlli relativi alla legge sulle zoonosi sulle importazioni di animali effettuate da organizzazioni animaliste
Regione Saar . La stesura della normative BMTierSSchV è del 1992. La versione attuale di questa legge è nota da aprile 2005. Nonostante ciò il Ministero della salute e tutela del consumatore non rispettando l’attuale legislazione, si giustifica asserendo che le associazioni animaliste di questa regione fanno riferimento all’attività di volontariato. Con la cessione degli animali viene solo richiesta la Schutzgebuehr (tassa per la protezione animale ), che non rappresenterebbe un guadagno. Addirittura due mesi dopo esplicito chiarimento da parte del BMELV, per cui anche per le associazioni animaliste è valido lo status “commercio professionale con animali” , la Regione del Saar si rifà alla posizione obsoleta dello stato di Onlus/volontariato. Comunque, anche tralasciando il criterio del commercio professionale, nella stesura attuale la legge BMTierSScH è valida da cinque anni. Da allora è obbligatorio avere un numero di iscrizione per i trasporti che devono essere segnalati attraverso il sistema TRACES.
Ma anche questa parte delle normative vigenti nella Regione Saar non viene applicata : nessuna iscrizione e neanche un trasporto di animali segnalato nella Saar. Quindi una richiesta di dati relativa ad un’organizzazione animalista con sede nella Saar, che importa regolarmente animali dall’estero come da documentazione attestante, resta inevasa. .
Controlli inesistenti. Da valutazioni effettuate, vengono importati ogni anno dall’estero in Germania dai 250.000 ai 400.000 cani. Sebbene ormai la protezione all’estero e l’importazione di animali da parte di organizzazioni animaliste ha raggiunto un volume non indifferente, nonostante in passato si sono diffuse pericolose zoonosi (attualmente l’anemia infettiva dei cavalli), in diverse Regioni tedesche la legislazione Europea non è mai stata applicata. Le importazioni di animali da parte delle organizzazioni animaliste si muovono in un ambito grigio, fuori da qualsiasi controllo delle Autorità.
Riconosciuta l’esplosività della situazione: Nel frattempo i Ministeri dei Land/regionali hanno ammesso l’importanza che rivestono le richieste di Charitywatch.de. Questo argomento è stato inserito nell’agenda dell’ultima seduta dell’Unione regionale della Tutela del consumatore (LAV). Nella LAV operano le Autorità più alte regionali responsabili della tutela del consumatore. Il compito è in particolare coordinare l’applicazione delle legislazioni. E’ già stato confermato che verrà rilasciato un parere da parte della LAV , che verrà pubblicato da Charitywatch.de.
Opinione di CW-. Negli anni passati si è potuto evincere, dai gravi pericoli occorsi (vedi influenza aviaria e suina) , l’importanza dei controlli sulle zoonosi. Anche il gruppo di malattie infettive che non ha effetti diretti sull’uomo, per via del traffico mondiale e del commercio globalizzato, può trasformarsi in tempi molto brevi in un pericolo con potenziali danni economici rilevanti. Per questo motivo non è accettabile il fatto che le leggi vigenti a riguardo non vengano rispettate.
Ma l’argomento ha altre sfaccettature: Sebbene la protezione animale rientra negli obiettivi dello Stato, molti ambiti di questo importante compito sociale viene rimandato al volontariato. Prendiamo per esempio la gestione degli animali abbandonati e gli animali sequestrati dalle Autorità
. Come si è potuto accertare ora, anche l’importazione di animali da parte di organizzazioni per la protezione animale si muove in un ambito al di fuori di qualsiasi controllo da parte dello Stato. Nella sua posizione rilevante nell’ambito social-politico la protezione animale stessa deve avere interesse vitale affinché il proprio lavoro sia trasparente, controllato e sicuro.
Qui il testo originale
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